Nella terra della nobile città di Arezzo, città di provincia toscana situata su un pendio collinare tra il Casentino, la Valdichiana e il Valdarno superiore, fiorì splendido il Rinascimento: palazzi, vie e piazze parlano della sua storia e dello sviluppo d'attività artigianali specializzate nell'arte orafa e industriale. L'Aretino è la terrà degli antiquari e quasi in ogni paesino c'è qualche scoperta da fare. La città , che ha dato i natali a personaggi illustri come Petrarca, Aretino e Vasari, ha mantenuto un impianto medievale d'estremo interesse storico-artistico: il centro storico riserva ai numerosi turisti stupende opere d'arte e testimonianze storiche d'ogni epoca. Le architetture fastose nascondono musei importantissimi. Qui si possono veder da vicino i capolavori del Beato Angelico, del Pinturicchio, del Signorelli, e di quasi tutti i grandi artisti dal Trecento al Cinquecento. Il folclore rivive in feste che non hanno uguali come la Giostra del Saracino: torneo cavalleresco d'origine medievale, preceduto da un solenne corteo per le vie del centro che si svolge l'ultima domenica di agosto e la prima di settembre, in Piazza Grande. Arezzo deve il suo nome e la sua fondazione agli etruschi (IV sec. a.c.). In età romana divenne un'importante stazione militare sulla Via Cassia. Decaduta nell'alto Medioevo, la città ebbe una ripresa economica e edilizia., grazie al potere esercitato dai vescovi. Nel 1098 divenne libero comune e intensificò le guerre con le vicine Siena e Firenze finché da quest'ultima, subì un grave smacco nella battaglia di Campaldino (1289). Nel XIV sec., Arezzo perse definitivamente la libertà e passò sotto la signoria dei Medici. Solo con l'Unità d'Italia, la città ritrovò l'impulso per riaffermare la sua importanza amministrativa ed economica. La provincia d'Arezzo, non finisce mai di stupire in quanto a bellezza e ricchezza dei suoi territori Intorno alla città c'è il verde ed il silenzio tipico della campagna toscana. E fra i suoi territori uno fra questi è senz'altro il Casentino, l'alta valle percorsa dall'Arno. La sua posizione ne ha sempre fatto una terra di possesso feudale, preda ambita soprattutto per i Fiorentini che desideravano strapparla agli Aretini. C'è inoltre una bellezza mistica che caratterizza questa Valle nella quale San Francesco si ritirò in preghiera salendo alla Verna come al luogo più caro della sua vita e dove, sul crudo sasso, ricevette le stigmate. La Val di Chiana terra di antica civiltà nel cuore della Toscana rappresentata da alcune località ricche di storia e tradizioni nonchè di indimenticabili paesaggi è proprio qui che dal Santuario di Santa Margherita si gode un grandioso panorama sulla Val di Chiana che si specchia sui piccoli laghi di Montepulciano, di Chiusi e sul più grande lago Trasimeno.Per continuare laddove il fiume Arno inverte il suo corso dirigendosi a nord si giunge infatti nello spettacolare Valdarno, antica zona di contesa fra la città guelfa di Firenze e quella ghibellina di Arezzo qui Montevarchi, terra medievale il cui nucleo storico sorse verso la fine del XII secolo ai piedi di un castello oggi distrutto, appartenente alla famiglia di Romena. Nel centro della cittadina, troviamo Piazza Varchi intitolata allo storico e umanista Benedetto artefice di una delle prime edizioni critiche delle opere di Dante Alighieri. Il territorio della provincia d'Arezzo, comprende anche la Valtiberina, valle posta nel lembo più orientale della Toscana, che trae il nome dal fiume Tevere che l'attraversa in tutta la sua lunghezza. Al tempo dei feudi, in questa terra, furono eretti castelli ma anche monasteri retti da abati dove spesso molti Santi si ritirarono in preghiera. In Valtiberina, terra ricca di diversi usi e costumi, di stili architettonici e di dialetti, che risentono degli influssi della vicina Romagna, Marche ed Umbria, nacquero anche personaggi importanti come Michelangelo e Piero della Francesca. E infine Cortona, il Monte cetona E infine in mezzo a tutta questa bellezza paesaggistica e un gusto per le tradizioni anche la cucina con il suo buon bere è tradizione. Piatti robusti che si adeguano con il Corposo Chianti dei colli Aretini o con il bianco vergine della Val di Chiana.